Produttiva e conviviale assemblea dell’Associazione Veneto per le Autonomie, mercoledì 17 luglio scorso in Villa Bellati a Spinea.
Dopo un periodo di pausa, ci siamo ritrovati per approvare il bilancio 2023, aprire una riflessione sulla legge n. 86 approvata il 26 giugno scorso per l’attuazione dell’autonomia differenziata (anche se sarebbe più onesto intitolarla “legge per l’attuazione dei Lep”) e sulle richieste di referendum abrogativo della stessa avanzate dai partiti dell’opposizione.
In linea con lo spirito dell’Associazione abbiamo raccolto l’allarme lanciato nelle scorse settimane da Anci e Upi Veneto per i pesanti tagli di risorse agli enti locali, che peseranno su cittadini e utenti, imposti unilateralmente dal Governo. Si tratta di ben 1,3 miliardi in quattro anni (dal 2024 al 2028): per il Veneto oltre 86 milioni sottratti ai Comuni e oltre 8 milioni alle province con conseguenti tagli ai servizi, alle manutenzioni e alle assunzioni programmate. Una decisione quella dell’Esecutivo nazionale che è in totale contraddizione con la dichiarata tutela dei Livelli essenziali delle prestazioni contenuta nella legge sull’autonomia differenziata, visto che con il taglio si sottraggono agli enti locali le risorse per garantirli. Ecco perché come Associazione chiediamo ai parlamentari veneti di proporre – nel prossimo passaggio alla Camera della riforma costituzionale sul premierato – che il Senato diventi finalmente la Camera di rappresentanza delle Autonomie territoriali. Questa proposta avrebbe il merito di imporre al Governo, come accade in Germania, che le scelte di bilancio che ricadono sugli enti locali debbano essere approvate anche dalla Camera che rappresenta le Autonomie locali.
Prossima assemblea nella mattinata di domenica 15 settembre prossimo, per fissare alcuni obiettivi strategici e iniziative da proporre ai cittadini veneti, riorganizzando l’Associazione in relazione agli stessi.