Elezioni Europee: un’alleanza per l’Autonomia

Pubblichiamo l’intervento della Presidente Simonetta Rubinato:

“Ho incontrato l’on. Herbert Dorfmann, candidato nella Circoscrizione Nord-Est nella lista Südtiroler Volkspartei e già europarlamentare per tre legislature nel Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani), per parlare con lui dell’autonomia locale e del regionalismo nell’UE.

Nel suo programma è ben chiaro ed in evidenza l’impegno a promuovere la massima autonomia locale in Europa partendo dall’esempio dell’autogoverno sudtirolese come modello che pone al centro i bisogni e i talenti specifici di una comunità, secondo il principio di sussidiarietà, da allargare ai territori confinanti: “L’Unione europea conta oggi 27 stati membri, dove coesistono gruppi etnici diversi, con culture, lingue e dialetti differenti. Siamo ‘uniti nella diversità’ – linguistica, sociale, economica, culturale, geografica e anche confessionale. L’Europa funziona bene quando affrontiamo insieme le sfide più importanti e, al contempo, consentiamo la massima autonomia locale ogniqualvolta le circostanze lo rendono possibile. Questo vuol dire mettere in pratica la sussidiarietà, un principio che è al centro della visione del mio partito, la Südtiroler Volkspartei, e che continueremo a promuovere, sostenere e invocare attraverso il regionalismo europeo. Politiche lungimiranti e incentrate sulle persone significano che le decisioni vanno prese al livello in cui sono più vantaggiose per i cittadini. In questo modo, garantiamo che le peculiarità delle varie regioni dell’Ue siano rispettate e tenute in considerazione e che le decisioni riflettano davvero la volontà della gente” (https://europa.herbert-dorfmann.eu/it/).

E’ questa la stessa aspirazione che ha mosso 2,3 milioni di elettori veneti a votare nel referendum per l’autonomia del 2017. Per questo guardiamo all’Alto Adige non solo come modello di autogoverno del territorio che non dimentica la solidarietà nazionale, ma anche di quel partito regionale che servirebbe al Veneto per poter negoziare con lo Stato forme e condizioni particolari di autonomia. Al riguardo non serve infatti alcuna legge quadro, quale quella che si sta discutendo in Parlamento, perchè non è né prevista dalla Costituzione, né necessaria per raggiungere l’intesa con lo Stato (lo stesso Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, nell’indagine conoscitiva conclusa nel febbraio 2018 dalla Commissione bicamerale per il regionalismo, aveva fatto presente che l’assenza di una disciplina analitica del procedimento di attuazione dell’articolo 116, terzo comma, Cost. “ha il pregio di non ingessare un iter che deve essere ispirato alla massima celerità e fluidità”, v.

https://www.camera.it/leg17/1079?idLegislatura=17&tipologia=indag&sottotipologia=c23_Regioni&anno=2018&mese=02&giorno=06&idCommissione=23&numero=0005&file=indice_stenografico#stenograficoCommissione.tit00030).

Per avviare un serio negoziato sull’autonomia del Veneto serve piuttosto un partito regionale dalle forti radici popolari, determinato nel rappresentare i bisogni, le esigenze, le inquietudini e le speranze delle nostre genti, aperto alla leale collaborazione con le Istituzioni della Repubblica e le altre Comunità regionali, italiane ed europee, e ad alleanze con altri partiti autonomisti e federalisti con l’obiettivo di realizzare la riforma federale dello Stato e di favorire il processo di integrazione politica europea, come abbiamo spiegato nel documento politico presentato in occasione della presentazione di una nostra lista indipendente dalle logiche ideologiche dei partiti nazionali alle Elezioni Regionali del 2020:

Tanto più oggi, passati invano ormai quasi 7 anni dal referendum sull’autonomia, è necessario trovare alleati credibili e autorevoli che condividono sul serio i principi dell’autonomia e del federalismo per uscire dal pantano di una proposta di legge (quella del ministro Calderoli) che rischia di lasciare i Veneti con un pugno di mosche in mano.

Nel programma dell’on. Dorfmann ci sono molti temi che condividiamo: dalla tutela della montagna (incluso il bellunese) al sostegno ai nostri agricoltori ed alle future generazioni, dalla protezione delle minoranze linguistiche (ricordo che in Veneto risiedono i tre gruppi dei ladini, cimbri e friulani) alla promozione della cooperazione transfrontaliera. A questo proposito ricordo che il Veneto è l’unica regione alpina italiana senza un valico diretto con l’Austria per il proprio sistema economico che pure è fortemente integrato con quello tedesco: servirebbe quindi un confronto costruttivo sul progetto di prolungamento della A27 fino a Lienz, attraverso la realizzazione di un corridoio infrastrutturale ad altissima tecnologia e di grande qualità paesaggistica che, in linea con la strategia della Rete Globale della TEN-T, non solo potrebbe unire tre territori (provincia di Belluno, Osttirol ed Ovest della Carinzia), ma anche consentire una migliore redistribuzione delle vie mercantili tra il Mediterraneo ed il Nord-Est Europa e rilanciare la centralità del porto di Venezia (https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fwww.collegioingegneripadova.it%2Fimages%2Fpagine%2Frivista%2F243-galileo.pdf&e=a39aa7eb&h=bde968f8&f=y&p=n. Ebbene: sul prolungamento della A27 l’on. Dorfmann sin dal 2019 ha espresso pubblicamente il suo parere favorevole, essendo la A22 ormai vicina al collasso:

Attraverso il sostegno, insieme anche agli amici del movimento bellunese del BARD, della candidatura di Herbert Horfmann potremo contare nel prossimo Parlamento europeo su un autorevole punto di riferimento su temi importanti anche per il nostro territorio e su uno strenuo promotore della ‘massima autonomia locale possibile’ e dell’Europa delle Regioni per avvicinare l’azione politica ai cittadini e per dare voce anche alle istanze di autogoverno della comunità veneta.

Herbert Dorfmann ha infatti garantito il suo impegno a collaborare anche con la nostra Associazione su ogni iniziativa a favore di una maggiore autonomia del Veneto: “Da sempre lavoro per portare avanti il progetto dell’Europa delle Regioni, affinché le autorità locali abbiamo più voce e peso nel continente. Per me, l’Unione europea funziona bene quando affrontiamo insieme le sfide più importanti e, al contempo, consentiamo la massima autonomia locale ogniqualvolta le circostanze lo rendono possibile. Con questo spirito, io e il mio partito, la Südtiroler Volkspartei, abbiamo sempre lavorato per uno Stato più federale e sosteniamo ogni impegno per l’Autonomia del Veneto“.

Per questo gli darò convintamente il mio voto e invito chi condivide questa mia analisi a fare una croce sulla Stella Alpina e a scrivere il suo nome:

Curriculum vitae: https://www.herbert-dorfmann.eu/fileadmin/user_upload/herbertdorfmann/CV/Dorfmann_CV_IT_2023.pdf

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