L’incontro di sabato 14 settembre scorso con il prof. Emanuele Felice è stato uno stimolante confronto sulle cause del divario tra Nord e Sud d’Italia e sul tema – per noi centrale – dell’autonomia come occasione di riforma istituzionale dei livelli di governo e di una razionalizzazione dell’amministrazione e della finanza statale, grazie anche ai preziosi contributi degli altri relatori Giancarlo Corò, Dario Stevanato e Luigi Iacono.
Dai dati della stessa Svimez emerge che il Veneto è la Regione più penalizzata tra quelle del Nord quanto a spesa pubblica procapite nonostante sia tra le prime tre per entità del residuo fiscale versato per la solidarietà nazionale: sul nostro territorio i cittadini ricevono infatti dallo Stato circa 2mila euro in meno procapite rispetto alla media nazionale e il costo per il servizio d’istruzione ad esempio è fanalino di coda nella classifica nazionale, con un notevole divario rispetto ai finanziamenti delle funzioni e dei servizi pubblici nelle Regioni confinanti.
Non è dunque un caso che i Veneti siano andati a votare in massa al al referendum di due anni fa e non è certo la nostra richiesta di maggiore autonomia a spaccare il Paese, ma l’inefficienza e gli sprechi ascrivibili ad un centralismo statale oltremodo pervasivo ed iniquo al Nord e troppo carente al Sud, dove invece servirebbe maggior presenza dello Stato, come dichiarato dallo stesso Felice.
Se si vuole rilanciare il negoziato sulla riforma dell’autonomia differenziata è necessario dunque sottrarlo alla lotta politica tra partiti, essendo una questione istituzionale strategica per rilanciare lo sviluppo e la crescita del Paese.
La diretta dell’incontro:
Il servizio andato in onda su AntennaTre:
L’articolo della Tribuna pubblicato lo scorso 15 settembre:
L’articolo pubblicato da ‘La Vita del Popolo‘:
Le foto dell’incontro: