Proprio l’emergenza da Covid-19 insegna che bisogna riprendere il cammino interrotto del federalimo fiscale contenuto nella legge n. 42/2009, che introduceva un percorso chiaro di definizione di una spesa standard a superamento della spesa storica, che avrebbe anche dovuto guidare l’integrazione dei sistemi informativi per offrire alle amministrazioni regionali strumenti di programmazione che fossero in linea con il mantenimento di condizioni di equilibrio di bilancio. In particolare “l’anomalia positiva della Regione Veneto” – che è andata avanti nell’integrazione dei sistemi informativi, affrontando per questo meglio l’emergenza sanitaria, proprio grazie al federalismo e nonostante il nostro federalismo incompiuto -” va presa come benchmark e studiata nel dettaglio a livello nazionale”. Questa la sintesi dell’intervento su radio Radicale di Fabio Pammolli, professore di Economia al Politecnico di Milano, nella trasmissione “Connessioni, spunti per una economia della conoscenza”, in cui spiega come “l’integrazione delle informazioni tra territorio, strutture ospedaliere, strutture di rilevazione e di refertazione della diagnostica, medicina del lavoro presso il datore di lavoro, integrazione delle basi di dati con l’Inail e anche con l’Agenzia delle entrate laddove sia possibile, servono a disciplinare l’intervento dello Stato in condizioni ordinarie e soprattutto in condizioni straordinarie. Noi in Italia abbiamo invece una pletora di sistemi informativi, costruiti senza pensare alla programmazione e senza pensare alle decisioni di policy e alle decisioni di governo del sistema, che sono una traduzione in burocratichese dei sistemi informativi. Esattamente l’opposto di quello che un sistema informativo deve essere”.
https://www.radioradicale.it/scheda/604523/connessioni-covid-e-miti-da-sfatare-il-federalismo-come-speranza-e-non-come-vulnus-da?fbclid=IwAR2h1KgSAEDsmwpGdD8YkOQUMiadtc8uYbCb6ZM8T_GupjyRqRNUQMYbqOs
https://www.repubblica.it/dossier/stazione-futuro-riccardo-luna/2020/05/02/news/i_dati_del_virus_il_veneto_e_la_piattaforma_di_cui_abbiamo_bisogno-255418520/