Autonomia, una riforma che fa bene a tutto il Paese – il Nuovo Terraglio –

Riceviamo e pubblichiamo un articolo a firma della presidente di “Veneto Vivo”, Simonetta Rubinato, che porta alla luce le proprie riflessioni in merito alle politiche italiane e al regionalismo differenziato

Nel tempo della globalizzazione serve una politica diversa, attenta ai territori e alle loro differenze, che restituisca alle persone che ci vivono il senso di poter contare e insieme di essere protette e sperare in un futuro per i loro figli. Come? Lo Stato deve occuparsi dei luoghi che si sentono lasciati indietro con politiche differenziate e deve rafforzare le comunità locali, restituendo loro poteri e risorse per valorizzare il potenziale economico e i diversi talenti dei territori. Nessun partito oggi in Italia ha questo manifesto. Eppure è l’unica alternativa democratica al populismo: c’è bisogno perciò di lavorare in questa direzione e noi dell’associazione Veneto Vivo ci stiamo provando, come abbiamo confermato domenica 27 ottobre ad Illasi, in provincia di Verona, in occasione della seconda Festa dell’autonomia. 

La partecipazione alla giornata di riflessione sul valore e gli obiettivi dell’autogoverno regionale è stata rappresentativa di tutte le province venete e altamente qualificata. Oltre al padrone di casa, prof. Giuseppe Trabucchi, e al sindaco di Illasi, sono intervenuti Roberto Bizzo, già presidente del Consiglio provinciale di Bolzano, il dott. Paolo Bedoni, presidente di Fondazione Cattolica, che ha sottolineato il valore della sussidiarietà e della concertazione, Gianni Pastella, che ha rappresentato il disagio e la necessità di infrastrutture della provincia di Belluno. Significativo in particolare il focus  svolto da Marco Campione (già collaboratore al ministero dell’Istruzione di sottosegretari e ministro dell’Istruzione sulla Buona Scuola), Emanuele Contu (docente, ispettore e oggi dirigente scolastico) e Stefano Cecchin (presidente regionale della Fism) sulle opportunità che la regionalizzazione della scuola può aprire in termini di piena attuazione dell’autonomia degli istituti scolastici, di attivazione da parte della Regione di nuovi percorsi di formazione per docenti della scuola secondaria, nonché di un’effettiva parità tra scuole statali/regionali e scuole gestite da enti locali e privati dentro il sistema nazionale d’istruzione, abbattendo la barriera delle rette, innalzando la qualità dell’offerta formativa e rispondendo alle esigenze del sistema economico e alle sfide della tecnologia. 

L’intervento appassionato del Prof. Mario Bertolissi ha ribadito le ragioni che rendono necessario attuare il regionalismo differenziato, non solo perché il Veneto è penalizzato dall’attuale sistema centralizzato, ma perché l’applicazione delle norme vigenti in tema di autonomia (regolarmente ostacolate se non bloccate dai vari governi) sono una riforma valida per il buon governo di tutto il Paese.

Simonetta Rubinato

Presidente Veneto Vivo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

uno × quattro =